Come preparare dei gustosissimi Carciofi Fritti

Chi non adora i carciofi fritti.

Adesso è il periodo giusto per mangiarli in mille modi, ma sappiamo bene, che la frittura rende più gustoso qualsiasi alimento.

Inoltre ricordate che il carciofo è un alimento molto salutare, grazie ai polifenoli presenti, quindi antiossidanti.

Ricco di fibre, calcio, fosforo, magnesio, potassio e tanto ferro grazie a due sostanze, la coloretina e la cinarina.

Adattissimo anche ad essere mangiato anche condito crudo con olio e limone, chiaramente mondato e tagliato a spicchi sottilissimi.

Noi oggi li prepariamo, come da tradizione ebraico-romana.

Era infatti usanza ebrea dopo il digiuno, di mangiarli fritti per la festa del “Kippur”.

Preparati quindi “alla giudia” o “alla giudea”.

I carciofi migliori da usare a Roma, sono le “Mammole”; grossi, carnosi, ma teneri e senza spine, né peluria.

Importantissimo poi, visto che parliamo di frittura, friggere con olio di altissima qualità.

Io in questo caso friggo con olio extra vergine d’oliva.

Ma potete usare anche dell’olio di semi di arachide.

E non fatevi spaventare da chi dice che sono difficili da preparare, bastano piccoli accorgimenti.

Si possono preparare per un aperitivo, per un Brunch, e soprattutto per rallegrare le serate in famiglia o con gli amici.

 

Ingredienti per 4 persone

  • 4 carciofi;  varietà Mammole
  • olio evo
  • sale
  • pepe

 

Procedimento

Iniziamo col mondare bene i carciofi.

Con un coltellino affilato, eliminate le foglie più coriacee e la parte più dura del gambo.

Facendo roteare poi in tondo il coltellino, reggendo il carciofo alla base con l’altra mano, tagliate il duro delle foglie sempre continuando a girare in tondo.

Otterrete una sorta di rosa da ogni carciofo.

Aprite adesso con le mani il centro del carciofo, come a fare spazio al centro, senza fare rompere le foglie.

Batteteli su di un tagliere, così aperti.

Se volete, potete strofinarli con mezzo limone, ma l’ammollo che si fa di solito in acqua e limone, per le altre preparazioni, in questo caso, non serve a molto.

A meno che non dobbiate mondarne tantissimi.

Salate e pepate i carciofi all’interno.

Preparate una casseruola stretta, ma dai bordi alti, con abbondante olio evo.

Ricordate sempresi frigge in immersione e pochi pezzi per volta, così l’olio, non scenderà di temperatura ed il fritto rimarrà asciutto e croccante.

“I carciofi alla giudia”, si preparano in due fasi.

La prima fase si chiama in gergo, “bollitura”, e serve a cuocere e ad ammorbidire.

Nella seconda si frigge per dare la croccantezza all’alimento.

Fase 1): portiamo il nostro olio ad una temperatura di 140°/150°, non di più.

Immergiamo uno o due massimo carciofi per volta.

Aiutiamoci con una pinza per reggere il gambo e spingerli nell’olio, a testa in giù.

Scoliamo su carta assorbente e lasciamoli sempre a testa in giù.

Saliamoli ancora un po’, dentro e fuori.

Fase 2): adesso portiamo l’olio evo a 180° (utilissimo il termometro in cucina).

Immergiamo di nuovo i nostri carciofi, anche uno per volta, facendoli cuocere due, tre minuti, sia a testa in su, sia a testa in giù.

Attenzione: non fate come spesso suggeriscono, di schizzare con acqua, i carciofi in frittura, è pericoloso!

Scoliamo su carta assorbente pulita.

Non servirà risalarli.

Serviti caldissimi, sono meravigliosi!!!

Ma buoni anche tiepidi.

Portate in tavola e sarà subito allegria con il fritto!!!

Fatemi sapere!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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